L’ARTROSCOPIA
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La spalla  è l’articolazione più mobile del corpo in quanto possiede 3 assi e 3 gradi di libertà.
L’ articolazione è composta da omero, scapola e clavicola e si considera come suddivisa in due articolazioni fondamentali: l' Articolazione gleno-omerale e l' Articolazione acromion-claveare. L'articolazione gleno-omerale può lavorare sospesa nel vuoto ed è costituita dall’estremità  della testa dell’omero che ruota su una superficie della scapola detta glena, ciò permette al braccio di compiere una rotazione vicina ai 360° nello spazio.L'articolazione acromion-claveare è costituita dall’estremità della clavicola e da una parte della scapola chiamata acromion; le due ossa mantengono il reciproco rapporto mediante una spessa capsula e robusti legamenti tesi fra di loro.Le due articolazioni sono racchiuse da capsule fibrose e stabilizzate da un insieme di legamenti e muscoli  che garantiscono alla spalla un ampio raggio di movimento nello spazio ed una potente e sicura leva articolare.Il gruppo  muscolare, che consente la rotazione del braccio e la sua elevazione, viene comunemente chiamato cuffia dei rotatori.La spalla, può essere passibile di patologie spesso molto dolorose e invalidanti quali la periartrite, la borsite, le calcificazioni.La  causa è quasi sempre da attribuire alla scarsa mobilizzazione dell'articolazione.

Le lesioni di cuffia dalle parziali alle massive rappresentano la patologia più frequente a carico della spalla meritevole di trattamento chirurgico in artroscopia spesso associate e lesioni del capo lungo del bicipite omerale, dei quattro tendini della cuffia il sovraspinoso (SVSP) è quello che per varie problematiche fisiopatologiche va incontro più frequentemente a degenerazione, lesione, microtraumi ecc. e pertanto la maggior parte degli interventi sulla cuffia dei rotatori interessano tale tendine. L’SVSP presenta una porzione muscolare che scorre nella fossa sovraspinoso della scapola e termina con la sua inserzione sul trochite omerale, è appunto la sua porzione tendinea che poi deve essere riparata con la reinserzione all’osso mediante ancore in genere metalliche, a volte in peek (una sorta di ceramica), sulla quale poi sono montati fili di sutura ad elevata resistenza per reinserire appunto il tendine all’osso.
L’instabilità di spalla è in genere di tipo postraumatico ed interessa una popolazione di pazienti più giovane che dopo vari episodi di lussazione necessitano di un intervento di capsuloplastica anteriore da eseguire in artroscopia. Con i soliti due / tre accessi artroscopici si esegue un ritenzionamento della capsula e dei legamenti gleno-omerali nella sua porzione anteriore utilizzando delle ancorine in genere riassorbibili per le suture.
Le lesioni SLAP sono rappresentate dalla disinserzione più o meno grave dell’ancora bicipitale tale lesione è spesso associata negli anziani a lesioni di cuffia e nei più giovani si associa all’instabilità post traumatica ma meno frequentemente può presentarsi isolata il suo trattamento è variabile in quanto nei pz anziani si esegue semplicemente una tenotomia / tenodesi del CLBO e solamente nel giovane è necessario eseguire una reinserzione eseguibile anche in questo caso con ancorine riassorbibili e fili di sutura ad alta resistenza   .

La rigidità dell’articolazione gleno-omerale è in genere dovuta a cause postraumatiche con o senza lesioni ossee associate ma  a volte dolori acuti che si protraggono nel tempo in seguito ad esempio a calcificazioni possono esitare in rigidità più o meno gravi con limitazioni funzionali importanti difficili a volte da risolvere con le usuali tecniche fisioterapiche di conseguenza è necessario eseguire una artrolisi in artroscopia.